Il mito che la casa di legno brucia più facilmente non potrebbe essere più falso: una casa in legno è più resistente al fuoco grazie allo strato superficiale del materiale, caratterizzato da una bassa conducibilità termica. Durante un incendio, la velocità di carbonizzazione del legno è di 0,7mm al minuti e il carbone che si formerà nello strato superiore del legno si trasforma in carbone. Questo carbone isolerà lo strato sottostante dall’ossigeno e dalle alte temperature e, quindi, dal fuoco, garantendo la portata dell’edificio per molte ore. l’incendio danneggerà soltanto la superficie più esterna del legno, senza intaccare la parte interna e quindi la sua capacità di sostenere tutta la struttura della casa.
Se dovessimo confrontare materiali diversi, il cemento e l’acciaio, ad esempio,sono migliori conduttori di calore rispetto al legno e, pertanto, si tratta di materiali più facilmente soggetti a rischio di incendio.
Il legno, invece, brucia molto più lentamente anche grazie alla presenza di acqua al suo interno e non si deforma ad elevate temperature, mantenendo l’integrità della struttura; per questo motivo, può essere considerato un ottimo materiale per innalzare lo “scheletro” di un’abitazione.
Quindi, riassumendo, le strutture realizzate in acciaio e in cemento tendono ad essere meno sicure di quelle realizzate in legno, poiché i primi due materiali, durante la propagazione di un incendio, possiedono lo svantaggio di perdere più velocemente le proprie caratteristiche costituenti e di resistenza.